CADUTA MASSI
Il pericolo personale forse più grande sui sentieri è la caduta massi provocata generalmente dagli escursionisti stessi o per cause naturali. Nel caso si venga sorpresi da una caduta massi bisogna tenere i nervi saldi, seguire il più possibile la traiettoria del masso nel caso di sentieri o pareti molto inclinate possibilmente per evitarlo, al contrario su pareti verticali come prevalentemente accade in ferrata ripararsi con lo zaino o tramite il casco tenendo il viso frontalmente ed attaccato alla roccia. Quando si procede in zone sfaldabili, sia in salita che in discesa, bisogna tenersi nella linea di caduta l’un l’altro il più vicino possibile od aspettare che il gruppo che ci precede abbia abbandonato il luogo considerato a rischio. In ogni caso avvisare sempre dell’arrivo di un sasso!
ATTREZZATURE DIFETTOSE O MANCANTI
Attrezzature danneggiate, cadenti o addirittura mancanti in alcuni tratti costituiscono serio pericolo. Spesso le funi sono danneggiate dalla ruggine, i chiodi non sono più fissi a causa della roccia sfaldabile e più in generale danni causati da fenomeni meteo da un giorno all’altro rendono impraticabile un sentiero prima in perfetto stato. Infine può capitare di trovare vie ferrate interrotte volutamente da sabotatori veri e propri criminali!!!
Ecco una serie di attrezzature che possiamo incontrare lungo una ferrata:
Il cavo: può essere una fune d’acciaio od una catena. Generalmente viene usato come punto di attacco dei moschettoni, ma anche come aiuto per la progressione in particolare lungo pareti verticali. |
I gradini: sono molto utilizzati specialmente per superare le placche. Aiutano la progressione sia con le braccia che con le gambe e tramite 2 moschettoni di rinvio possiamo assicurarci per riposare anche se su parete esposta. |
Le placchette: permettono l’appoggio di un piede alla volta e sono usati saltuariamente per aiutare in un singolo passaggio. Non permettono di assicurarsi. |
Le scale: generalmente se la scala è particolarmente lunga ai suo lati scorre anche il cavo. E’ utilizzata molto in ambiente Dolomitico ed è presente là dove si è voluto dare un’impronta di moderata difficoltà alla ferrata. |
Il ponte: non è di nessuna difficoltà se non per un po’ di brividi vista l’ondulazione. Vi è oltretutto anche la possibilità di assicurarsi. |
Ponte Tibetano o Nepalese: è sicuramente l’artificio più “spericolato”che possiamo incontrare durante una via. Ci si può assicurare ma al contrario del precedente richiede calma ed equilibrio. |
PERICOLI OGGETTIVI DI VARIO GENERE
Funi bagnate, neve, nebbia, vertigine, poco allenamento, mancanza di allenamento e/o di esperienza possono creare molti problemi su qualunque sentiero. Su ferrate difficili può essere necessaria forza di braccia soprattutto se abituati ad aiutarsi con la fune d’acciaio. E’ importantissimo percorrere sentieri estremamente difficili solo dopo avere fatto sufficiente esperienza su quelli più facili.